La NASCAR ha annunciato nuove modifiche al regolamento tecnico che riguarda le sospensioni posteriori in vista della prima gara della Chase For The Cup, che si terrà la prossima settimana al Chicagoland Speedway. I nuovi parametri sono stati introdotti per limitare soluzioni come quella messa in campo dall’Hendrick Motorsports, in grado di rendere il retrotreno leggermente sterzante, con un netto vantaggio in termini di velocità di percorrenza in curva.
La superiorità delle vetture dotate di questa soluzione, soprattutto quelle di Jimmie Johnson e compagni, era stata messa in evidenza in soprattutto da Brad Keselowski, che nelle scorse settimane aveva fatto notare come, a suo avviso, il Penske Racing preferisse non forzare troppo la mano sotto quell’aspetto del regolamento, mentre alcuni avversari stessero lavorando molto in quella “zona grigia” del regolamento.
In particolare, la NASCAR ha fissato un parametro di mobilità per i punti di ancoraggio dei triangoli anteriori della sospensione posteriore, che dovrà essere di quarto di pollice, e le boccole in gomma che permettono questo movimento dovranno essere libere di spostarsi e non bloccarsi in una particolare posizione.
Questi dettagli lasciano capire come, attraverso l’uso di boccole morbide, i team riuscissero a “spostare” in posizione più favorevole l’assetto delle sospensioni posteriori in occasione della prima curva affrontata ad alta velocità — e qui si spiega il riferimento di Keselowski a “qualcosa che si muove dopo le verifiche” — bloccandole poi per il resto della gara.
L’intervento della NASCAR fa pensare che la ricerca delle squadre si sia spinta un po’ troppo in là, visto che John Darby, direttore della Sprint Cup Series, aveva detto alla fine di agosto che non ci sarebbero stati ritocchi al regolamento se non si fossero viste soluzioni troppo estreme. Sarà quindi interessante vedere se alcune team perderanno terreno e come reagiranno.
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