Il Dipartimento di giustizia dello stato del Delaware ha annunciato che non ci sarà nessun processo contro Kurt Busch per il caso di violenza domestica nei confronti della sua ex-fidanzata, Patricia Driscoll.
Dopo un’attenta valutazione di tutte le informazioni sul caso, è stato deciso che non ci sono prove sufficienti a dimostrare che Kurt Busch abbia realmente commesso una violenza nei confronti della sua ex-fidanzata.
Il caso è scoppiato in seguito ad una denuncia della Driscoll lo scorso 26 settembre 2014, quando a detta della stessa Driscoll, Kurt Busch avrebbe fatto urtare la sua faccia per ben tre volte contro il muro della stanza da letto del motorhome di Busch durante il weekend della Sprint Cup Series al Dover International Speedway. In seguito, la Driscoll ha ottenuto un’ordinanza restrittiva che impediva a Busch di avvicinarsi a lei ad un raggio inferiore di 100 metri.
In seguito, lo scorso 21 febbraio, un giorno prima della Daytona 500, la NASCAR ha sospeso Kurt Busch a tempo indeterminato e David Higdon, NASCAR’s vice president, ha dichiarato che il pilota di Las Vegas, Nevada, ha accettato di prendere parte al programma di reinserimento della NASCAR.
Higdon, alla domanda se ci fosse stata una tempistica al possibile rientro di Busch nel mondo delle corse, ha espressamente risposto negativamente.
Federico Floccari